Il filo biancorosso che lega il Basket Le Mura e icP

Il filo biancorosso che lega il Basket Le Mura e icP

Intervista alla capitana della squadra Maria Miccoli

Entusiasmo, grinta e passione. C’è tutto questo nelle parole di Maria Miccoli, da oltre due anni capitana del Basket Le Mura, la squadra di basket femminile che quest’anno, Industria Cartaria Pieretti ha deciso con orgoglio di sponsorizzare. I valori che per eccellenza identificano lo sport, come l’impegno, la collaborazione, la costanza, l’etica, la motivazione e la determinazione per raggiungere un risultato, del resto, sono molto vicini a quelli dell’azienda che sa guardare con fiducia alle future sfide da giocare.

Ecco quello che lega con un “filo biancorosso”, come il colore della maglia che veste Maria, il Basket Le Mura a Industria Cartaria Pieretti e che emerge chiaramente da questa intervista.

Perché in fondo, si può scendere in campo in tanti modi diversi… che sia sul parquet per andare a canestro e segnare il punto decisivo o attraverso scelte d’impresa per mantenere alta la qualità con attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, ognuno gioca la sua grande partita. Al centro stanno la passione per il proprio lavoro, il desiderio di raggiungere gli obiettivi, la cura nel migliorarsi sempre, l’intenzione di creare un ambiente sano in cui ognuno possa esprimersi al meglio e, tramite il proprio contributo, possa ottimizzare gli sforzi e gioire per il risultato comune. Tutto questo è lo spirito di una squadra come il Basket Le Mura, ma anche di un team solido e proattivo come quello di Industria Cartaria Pieretti.

Maria, raccontaci un po’ di te. Da quanto tempo giochi a pallacanestro?

Ho iniziato da giovanissima con mia sorella gemella. Avevo solo 4 anni e ho continuato fino ai 19 nella squadra della mia città natale, Trieste. Quando la società ha riscontrato dei problemi ho capito di dovermi spostare e ho iniziato a trasferirmi un po’ in giro per l’Italia: questo è il quarto anno che gioco a Lucca.

A chi devi la passione per questo sport?

Vengo da una famiglia di sportivi. Ho avuto due zii che giocavano a pallacanestro mentre i miei genitori hanno sempre praticato altro: canottaggio e pallavolo.

C’è da dire però che ho condiviso questa passione con mia sorella gemella. Fino ai 19 anni abbiamo giocato assieme, poi lei si è concentrata più sullo studio e sul lavoro, ha fatto qualche anno in serie B e adesso è tornata in A2 a Trieste. A differenza di mio fratello che si è cimentato un po’ in tutti gli sport, io e mia sorella abbiamo provato il basket e ci è subito piaciuto molto.

Personalmente preferisco gli sport di squadra a quelli individuali: credo infatti che il gruppo abbia un grande valore. Siamo cresciute in una bella squadra di amiche. Negli anni, giocare e lavorare all’interno di un team ti arricchisce molto personalmente. Può essere difficile da un lato, ma dall’altro ti regala tante cose positive.

Cosa consiglieresti a chi si appassiona allo sport in generale?

Credo che il mio segreto per riuscire, dopo tanti anni, a restare nell’ambiente sia stato il volermi dedicare a più attività diverse, almeno finché ho potuto: impegnarmi a scuola, mantenere amicizie che non fossero per forza legate al basket, in modo tale da non far diventare lo sport il fulcro di tutta la mia esistenza. Poi, ovviamente, è arrivata un’età in cui ho dovuto fare delle scelte, ma il mio consiglio è quello di non focalizzarsi subito su una cosa: provare a mantenere aperte tante strade e saper gestire diversi ambiti.

Quand’è che alla fine hai deciso di mollare il resto e fare del basket una professione?

Finché sono rimasta a casa, a Trieste, non ho mai pensato che il basket potesse portarmi a girare l’Italia. Tra l’altro, usavo il compenso per continuare gli studi universitari. Lo sport era prima di tutto una passione che vivevo come professione. Quando poi ci ho riflettuto, ho capito però che non avrei mai potuto smettere di giocare.

C’è qualcosa a cui hai dovuto rinunciare?

Il fatto di dover vivere lontana da casa ti porta a rinunciare a tanti aspetti, come passare del tempo con la tua famiglia o con gli amici di una vita. Sacrifici che però non mi hanno mai pesato così tanto da rinunciare al basket. Poi è ovvio che, come in tutti gli sport, se vuoi fare bene, devi avere uno stile di vita di un certo tipo, curare l’alimentazione e il riposo… insomma, adottare una serie di comportamenti che fanno la differenza.

Per un periodo hai giocato a Lucca, poi ti sei allontanata e sei tornata. Com’è la tua esperienza a Lucca?

Sì, ho giocato qui l’anno dello Scudetto di Lucca e poi sono andata via per tre anni, durante i quali ho giocato un anno a Ragusa e due a Vigarano, vicino Ferrara. Post Covid, sono tornata a Lucca. Lucca è la seconda città nel mio cuore, prima c’è ovviamente Trieste. Adoro le cittadine non troppo grandi e qui c’è tutto a portata di mano: la montagna, il mare, la vicinanza con Firenze, il verde… insomma, a Lucca si vive proprio bene.

Se dovessi trovare un difetto a questa città?

Posso trovare un difetto personale. Sono lontana da casa e, a livello di trasporti, non è ben collegata quindi spesso fatico a tornare a Trieste. Anzi, se devo dire, torno davvero poco. Non abbiamo molti giorni liberi consecutivi e impiego 4 ore e mezzo di macchina per raggiungere Trieste.

Il ricordo più bello e quello più brutto della tua carriera?

Di bellissimi ricordi ne ho due. Lo Scudetto di Lucca e la promozione dall’A2 all’A1 a Trieste: sono stati forse i due anni migliori. A Trieste sono partita dalla serie B e poi, con le compagne di una vita, abbiamo fatto tutta la scalata fino all’A1. Purtroppo, poco dopo, la società ha avuto vari problemi. Così sono approdata a Orvieto e quindi a Lucca. A Lucca abbiamo vinto lo scudetto il primo anno in cui ero qua. È stato un anno intenso, ci allenavamo tanto, ma essendo alte in classifica c’era la voglia di fare sempre bene. Anche in quel caso, mi ha aiutato tanto il gruppo perché stavamo bene dentro al campo, ma anche fuori. Per questo siamo riuscite a giocarcela perfettamente.

Un ricordo brutto è stato l’anno di A1 a Trieste per come si è sfaldato tutto in un attimo, è stato davvero deludente.

Questa stagione come sta andando?

È un periodo difficile. Lo scorso anno abbiamo fatto una bella stagione al di sopra delle aspettative e quindi quest’anno ci si aspettava un po’ di più. Purtroppo, abbiamo affrontato diverse sfortune che ci hanno provate anche moralmente.

Qual è un sogno che ti piacerebbe realizzare?

Mi piacerebbe provare un’esperienza all’estero, in primo luogo come esperienza di vita. Sperimentare una cultura nuova, imparare a relazionarmi con persone che hanno tradizioni lontane dalle mie. E poi chiaramente mettermi alla prova in un contesto diverso anche in ambito professionale: la Francia e la Spagna, per esempio, hanno un alto livello di gioco nel basket.

Librilla. Cartiera dell’Adda con i lettori di domani

Librilla Cartiera dell’Adda con i lettori di domani

“Librilla – La scintilla che accende la voglia di leggere” è un progetto sostenuto da Cartiera dell’Adda rivolto ai lettori di domani e nato alcuni anni fa su iniziativa di Assocultura Confcommercio Lecco con l’intento di promuovere la lettura proprio già nei bambini in tenera età. Diversi i soggetti coinvolti: librerie, scrittori, insegnanti e genitori.

Perché leggere ai bambini? La lettura stimola la curiosità, fantasia e l’immaginazione, ha effetti positivi sulla memoria; per questo è così importante alimentare in loro la voglia di leggere.

Uno dei metodi più efficaci è la lettura ad alta voce fin da piccolissimi: è un atto d’amore che permette all’adulto di instaurare con il bambino un rapporto di complicità e fiducia.

Confcommercio Lecco ha predisposto degli shoppers contenenti libri da distribuire a 90 scuole e ai consultori del territorio lecchese. Tra i titoli selezionati c’è anche “Via del Sorriso 123” di Lodovica Cima che è stata anche testimonial di questa iniziativa.

Sul portale www.librilla.it si possono trovare video-letture e consigli per leggere libri con e per i bambini.

Cartiera dell’Adda a sostegno del Campus Molinatto

Cartiera dell'Adda a sostegno del Campus Molinatto

Cartiera dell’Adda ha sostenuto gli studenti di seconda e terza del Campus Molinatto, a Oggiono (Lecco), che, in occasione dell’open day, hanno presentato il loro progetto “Un’Impresa da grandi“. Il progetto prevedeva la loro partecipazione al concorso nazionale 10X Challenge, rivolto alla scuola secondaria di I grado e al biennio della scuola secondaria di II grado e finalizzato al potenziamento delle competenze economico-imprenditoriali.

Le due classi del Campus coinvolte hanno lavorato come proprie e vere start-up, facendo un’indagine di mercato e realizzando un logo per la loro azienda. Hanno inoltre organizzato una comunicazione coordinata e social e costruito dei prototipi e immaginando i punti vendita per esporre i loro prodotti.
Cartiera dell’Adda ha fortemente sostenuto le loro realizzazioni, legate al concetto di ecosostenibilità e al valore dell’economia circolare.

L’azienda ha di fatto fornito il cartoncino utile alla realizzazione del packaging di “Ecobomb”, usato anche come applicazione per una variazione cromatica del portaoggetti “SEI“. 

Gli studenti hanno raccolto molte richieste di acquisto  e il loro prossimo impegno sarà indirizzato alla realizzazione dei prodotti.

Per info su come acquistarlo molineco.ecobomb@gmail.com e per conoscere meglio il Campus Molinatto: https://www.campusmolinatto.it/
Per maggiori info sul progetto 10X Challenge: https://www.jaitalia.org/10x-challenge/

RSPP: LO SPETTACOLO SPONSORIZZATO DA icP

RSPP LO SPETTACOLO SPONSORIZZATO DA icP

Grande successo per lo spettacolo sponsorizzato da icP andato in scena lo scorso novembre al Teatro del Giglio.

Lo spettacolo teatrale RSPP – Restiamo Sani, Per Piacere! è stato organizzato dal progetto LU.ME. con la sponsorizzazione di icP e altre importanti realtà cartarie del territorio. Due serate erano dedicate alle aziende e una mattinata, quella delle prove generali, è stata riservata alle scuole superiori. Al centro: la sicurezza sul lavoro, a casa, in ogni aspetto della vita quotidiana.

Lo spettacolo ha vantato anche il patrocinio del Ministero del Lavoro, della Regione Toscana e del Comune di Lucca, ed è stato inserito all’interno del calendario nazionale degli eventi della XXI Settimana della cultura d’impresa di Confindustria.

Protagonista è stato Marco Lumettini detto “il Lume” (Marco Brinzi) con tre personaggi: il Limulo, il Dodo e l’A.I. (Intelligenza artificiale). I loro dialoghi surreali e lapidari sono nati da storie, impressioni, paure, routine dei lavoratori che hanno partecipato al percorso creativo. Tutti elementi che sono diventati ingredienti dello spettacolo sotto la guida artistica di Marco Brinzi e Cataldo Russo. Russo ha firmato anche la regia e che ha scritto il testo insieme a Morena Rossi dell’agenzia Fascetti Associati. L’esperimento ha dato luogo a qualcosa di spaventoso e saggio, rocambolescamente veritiero, surrealmente reale. Insomma uno spaccato della vita come la lavoriamo, tutti i giorni, ognuno nel proprio ufficio, banco, macchinario, mezzo di movimentazione. Lo spettacolo ha trattato il tema della sicurezza, come esso sia parte della vita. Non qualcosa che “va fatto”, non qualcosa che “a me non può accadere”. Ma qualcosa che c’è e di cui non si può “parlare” solo quando le cose precipitano.

L’impegno di PBA per la cultura di impresa

L'impegno di PBA per la cultura di impresa

L’impegno di PBA per la cultura di impresa è assiduo e continuativo. Sono state tante infatti le iniziative in cui il Gruppo PBA è stato testimone con le sue aziende per parlare di produzione della carta o di impresa in generale.

Qui di seguito ne riportiamo un breve elenco (in ordine cronologico).

23 marzo – Lucia Paladini, Manuel Scarafoni, Alessandro Pierantoni e Amedeo Valeri hanno tenuto una lezione presso una Scuola Primaria di Lucca per presentare il nostro processo produttivo. I bambini hanno assistito a un ciclo di produzione della carta fatta a mano e, attraverso la visione di un video, hanno appreso le fasi del processo industriale. Inoltre hanno ricevuto in dono un libricino da colorare sulla magia del riciclo in icP.

25 marzo – Abbiamo partecipato come relatori al 12° Master manageriale per giovani talenti “Competenza, Convinzione, Cuore” di Lecco 100.

3 e 10 maggio – Incontro con i bambini della Scuola dell’Infanzia “Causa Pia d’Adda” di Valgreghentino, Lecco.
I piccoli allievi hanno visionato un video sul processo produttivo della cartiera e sul corretto riciclo. Inoltre, dopo una breve spiegazione a voce, hanno formulato le loro domande.

9 maggio – Visita di una classe dell’IISS “G. Parini” di Lecco in Cartiera dell’Adda.
La classe 3 A AFM dell’IISS “G. Parini” di Lecco ha visitato il reparto produttivo di Cartiera dell’Adda. Gli studenti hanno incontrato Melissa Frigerio, Simona Corti, Roberto Severini e Stefano Scattini, che hanno trattato, ciascuno per la sua area di competenza, diversi argomenti relativi all’azienda.
Storia, prodotti, responsabilità sociale, vision e mission, mercati di riferimento, struttura organizzativa, governance e strategie gestionali sono stati alcuni dei punti toccati nell’incontro. A conclusione è intervenuto l’Ing. Giuseppe Cima per consigli sulla strada da seguire e i saluti finali.

27 maggio – Evento finale del progetto “Presto che è tardi… Bianconiglio” di Calolziocorte.
Il progetto della Scuola del Pascolo di Calolziocorte è stato messo in atto grazie al contributo della Cartiera Dell’Adda. La nostra azienda infatti ha finanziato interamente la parte laboratoriale con bambini, insegnanti e genitori. Sviluppato con l’esperto di improvviso teatrale Luigi Maniglia, il progetto in realtà ha accompagnato i bambini nel corso di tutto l’anno scolastico. Il 27 maggio si è svolto l’evento finale con il coinvolgimento di tanti bambini che hanno “animato” il racconto nella suggestiva cornice del giardino di Villa De Ponti.

Ma l’impegno di PBA per la cultura di impresa continua!

IcP sulle due ruote del Withu 511 Racing Team

IcP sulle due ruote del Withu 511 Racing Team

La passione di icP per le due ruote non si ferma! E anzi, cresce con il supporto appena confermato a Withu 511 Racing Team, la prima squadra tutta al femminile. Presentata all’Enne20 di Milano, al centro del suo nome c’è proprio la lettera W: “W for Women, W for Win, W for Withu”. Il team infatti è composto solo da donne. Due saranno le pilote: Sara Sanchez e Jessica Howden. Donne anche le meccaniche, Lucrezia Greta Vercelloni, Alexia Papi, e Sylvie Corti. Donna anche la telemetrista Alessandra Mancini. Tutte, dopo aver lavorato con team maschili, hanno accettato con entusiasmo questa nuova sfida.
A coordinare la squadra sarà la team manager Sandra Stammova, una pilota con esperienza nelle gare maschili e di mental coach.
Il team parteciperà al campionato italiano supersport 300, uno dei più difficili e competitivi del CIV (Campionato Italiano di Velocità).

icP per il Coro Arcobaleno di Lucca

icP per il Coro Arcobaleno di Lucca

icP ha dato un contributo per il Coro Arcobaleno di Lucca. Il Coro Arcobaleno è un’associazione musicale attiva dal 1993, fiore all’occhiello della provincia di Lucca. È formato da circa 50 bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 16 anni. È il principale coro in Italia insieme al Coro dell’Antoniano di Bologna, e seleziona i bambini per partecipare allo Zecchino d’Oro. Inoltre presenzia a interventi benefici di grande importanza, come l’appuntamento annuale per l’ospedale di Lucca.
Purtroppo la struttura si è recentemente trovata in grosse difficoltà economiche, per le pregresse restrizioni dovute all’emergenza Covid. Così icP ha deciso di contribuire ad appianare le perdite economiche subite in questo anno da Coro.

Per maggiori info sul Coro la pagina FB è https://www.facebook.com/coroarcobalenolucca

Cartiera dell’Adda sponsor della mostra ECCE HOMO

Ecce Homo ostensione copia della Sindone - Cartiera dell'Adda sponsor della mostra

Cartiera dell’Adda è stata sponsor della mostra ECCE HOMO – PROVOCAZIONE E MISTERO DELL’UOMO DELLA SINDONE. La mostra è rimasta aperta dal 2 al 24 aprile presso il Complesso di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte. E prevedeva l’ostensione di una copia autentica della sindone e l’esposizione delle opere artistiche dei ragazzi dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.

Oltre 1500 bambini e ragazzi, alunni delle scuole di Calolzio e Lecco e appartenenti ai gruppi di catechismo delle tre parrocchie dell’Unità Pastorale di Calolzio Foppenico e Sala, hanno visitato la mostra e il Santuario ospitante.

Notevole è stata l’affluenza anche di persone come semplici avventori, di passaggio, o altri pellegrini e devoti.

Gli incontri che si sono svolti durante l’evento e i dibattiti tra esperti di elevato livello hanno suscitato grande soddisfazione e interesse .

Tra questi quello tra il teologo spirituale don Ezio Bolis, professore di teologia spirituale delle facoltà di teologica di Milano e Bergamo, da poco nominato dal Papa consultore della Sacra congregazione della dottrina della fede, e la professoressa Emanuele Marinelli, una delle più note sindonologhe al mondo. 

Alcune immagini della sindone donate ai visitatori come ricordo dell’evento, sono state stampate su cartoncino di Cartiera dell’Adda sponsor di Ecce Homo.

Per leggere alcuni articoli sull’evento:

Lecco Notizie https://lecconotizie.com/societa/calolziocorte-societa/calolzio-in-migliaia-per-ammirare-la-sindone-un-grazie-a-chi-ha-collaborato/

Cartiera Dell’Adda testimone all’Ecoforum Rifiuti Lombardia

artiera Dell’Adda testimone all’Ecoforum Rifiuti Lombardia

Cartiera dell’Adda è stata invitata come testimone all’Ecoforum Rifiuti Lombardia per parlare della sua esperienza “sostenibile”.

L’evento si è svolto lo scorso 10 marzo, presso il Palazzo Reale di Milano.

L’Ecoforum è organizzato annualmente da Legambiente con l’obiettivo di promuovere progetti multidisciplinari con i diversi stakeholder nazionali e internazionali (istituzioni, imprese, università, istituti di ricerca) mettendo in relazione diverse realtà, farle dialogare e dare una spinta ai processi di innovazione in corso, spesso isolati e disaggregati.

Cartiera Dell’Adda è stata testimone all’Ecoforum attraverso le parole dell’Ing. Giuseppe Cima. L’amministratore dell’azienda ha raccontato la storia e i progetti in ambito sostenibilità intervenendo alla tavola rotonda “Le nuove opportunità del pacchetto economia circolare. Come le aziende affrontano il cambiamento”.

In particolare l’Ing. Cima ha raccontato le pratiche sostenibili messe in atto da Cartiera dell’Adda in tutto il processo di produzione della carta: dall’uso esclusivo di carta da macero a un utilizzo delle materie prime attento e meticoloso.

Per maggiori informazioni sull’evento: https://www.legambientelombardia.it/ecoforum-rifiuti-leconomia-circolare-nella-transizione-ecologica/

Cartiera Dell’Adda testimone all’Ecoforum Rifiuti Lombardia
Giuseppe Cima all’Ecoforum Rifiuti Lombardia

Paper Board Alliance ha acquisito la lucchese Tecno Paper

Paper Board Alliance – PBA ha acquisito Tecno Paper, azienda metalmeccanica a Marlia (LU) che produce attrezzature e macchine per cartiere, creata nel 2005 dall’esperienza di alcuni tecnici esperti nelle lavorazioni di metalli.

L’acquisizione dell’azienda lucchese, notevolmente cresciuta negli anni e che ad oggi conta circa 60 dipendenti e circa 9 milioni di fatturato, è stata formalizzata venerdì 5 marzo con la girata delle azioni.

L’accordo prevede il mantenimento del 30% della società nelle mani di due dei soci fondatori di Tecno Paper, Claudio Ferrari e Paolo Baldaccini, con il 15% ciascuno, e l’acquisizione del 70% da parte di Paper Board Alliance – PBA, la Holding che unisce Cartiera dell’Adda e Industria Cartaria Pieretti – ICP, aziende produttrici di carta e cartoncini 100% riciclati nei rispettivi stabilimenti di Lecco e di Marlia (Lucca).

Paper Board Alliance S.p.A. è stata assistita nell’operazione dallo Studio Legale Gattai, Minoli, Partners con un team composto dal partner Luca Minoli, dal counsel Francesco Buoso e dall’associato Tommaso Soragni. Mentre Ceresio Investors (gruppo bancario svizzero con sede anche a Milano e Londra), sotto la guida di Alessandro Santini, ha affiancato come financial advisor i soci venditori e Tecno Paper e ha seguito tutti gli accordi riguardanti i soci che rimarranno nella compagine azionaria.

Con questa operazione PBA prosegue il suo percorso di crescita: dopo l’acquisizione dell’80% di ICP nel luglio 2018, quella di Tubicom tramite ICP nel gennaio 2020 e la recente uscita di Tiziano Pieretti dal capitale societario e da tutti gli incarichi nei CDA del gruppo (dicembre 2021), ad oggi la Holding della famiglia Cima è tornata ad avere la totalità del capitale del Gruppo cartario PBA e, come annunciato a dicembre scorso, prosegue nell’attuazione di un programma di sviluppo per linee interne ed esterne.

“Da tempo – dichiara Giuseppe Cima, Presidente di Paper Board Alliance – stiamo lavorando a un programma di miglioramento degli aspetti di organizzazione funzionali alla crescita della produzione. Lo facciamo coniugando la nostra esperienza familiare col rafforzamento della struttura manageriale, responsabile della pianificazione strategica. L’obiettivo del Gruppo per i prossimi anni è quello di continuare a crescere. Vogliamo farlo sia attraverso operazioni “orizzontali”, ovvero acquisendo altre cartiere per poter specializzare gli stabilimenti con conseguenti vantaggi di costi e di qualità, sia attraverso operazioni “verticali”, ovvero tramite progetti di integrazione con la supply chain basati sull’aumento della nostra capacità innovativa e dello sviluppo tecnologico, da sempre cardini della nostra attività.  L’operazione con Tecno Paper si inserisce bene in questo quadro perché ci consente di fare un ulteriore salto di qualità assicurandoci l’assistenza di un partner tecnologico qualificato in grado di offrire soluzioni sempre più customizzate, evitando al contempo il rischio di vederlo acquisito da un grande player impiantistico straniero che ne possa snaturare le peculiarità”.

Il Gruppo PBA, che ha chiuso l’esercizio 2021 con un organico di 250 persone, una produzione 320.000 t di carta prodotta, un fatturato consolidato stimato in circa € 130 mln e volumi in forte crescita, oltre ai centri produttivi di Lecco e Marlia (Lucca) annovera 3 società operative: una specializzata nell’acquisto della materia prima, un centro taglio e logistico nel lodigiano, una subsidiary per la gestione dei rifiuti. È poi del 2020 la costituzione della Holding operativa che, oltre a detenere le partecipazioni, offre alle società del Gruppo servizi qualificati in ambito finanziario e amministrativo, tecnico, logistico, commerciale e IT.

“Tecno Paper – continua Cima – opererà in piena autonomia, sotto la salda guida di Paolo Baldaccini, che avrà il ruolo di Presidente e AD. Il nostro proposito è quello di garantire a Tecno Paper le condizioni affinché possa continuare la crescita sul mercato, aumentando la qualità dei servizi offerti e la gamma dei macchinari realizzati per conto dei propri clienti. Con l’ingresso nel Gruppo – conclude Cima – Tecno Paper potrà beneficiare delle competenze manageriali già presenti nella nostra organizzazione e delle esperienze delle nostre cartiere in materia di progettazione impiantistica. Inoltre, potrà avvalersi del supporto finanziario, amministrativo e legale da parte della Holding del Gruppo, importante per superare in scioltezza le ciclicità del mercato”.“L’incontro con PBA – aggiunge Paolo Baldaccini, Amministratore delegato di Tecno Paper e figura chiave nel passaggio dell’azienda a PBA – è avvenuto quando ci siamo trovati a fare per loro il progetto di una nuova ribobinatrice: abbiamo fatto lo studio, la macchina gli è piaciuta, l’abbiamo installata e ci siamo confrontati per l’avvio e l’installazione. Da qui è nata questa collaborazione che si è rafforzata nel tempo fino ad arrivare alla partecipazione di PBA nella Tecno Paper. L’unione di queste due realtà, di competenze diverse ma complementari, porterà ad avere benefici futuri dal punto di vista della proposta, dell’offerta che possiamo fare alle cartiere: perché al di là della mera lavorazione meccanica, la cartiera ha bisogno di un servizio mirato, di soluzioni specifiche e dedicate che soltanto chi ha un’elevata conoscenza nella produzione della carta e non solo meccanica, può dare. Grazie all’esperienza di PBA svilupperemo nuove attività, già in programma, nell’ambito sia del service, ovvero relative all’assistenza e all’intervento dei nostri tecnici in cartiera, sia della realizzazione di nuove lavorazioni meccaniche di elevata specializzazione che andremo a creare da zero per poter offrire ai clienti un servizio ancora più completo. Mi riferisco ad attività di progettazione relative non solo alle ribobinatrici e agli arrotolatori, ovvero il “winding system technology” che da sempre è il nostro core business, ma anche all’adeguamento delle linee produttive, ovvero delle macchine continue, dove potremmo offrire soluzioni appropriate e funzionali per lo scopo richiesto. Ciò proprio perché questa sinergia ci permetterà di testare, all’interno del gruppo, quello che viene fatto, e di presentarlo sul mercato già con un elevato grado di efficienza”.

Paper Board Alliance ha acquisito Tecno Paper
La conferenza stampa di presentazione dell’operazione
Da sinistra: Roberto Fontanelli, Claudio Ferrari, Paolo Baldaccini, Giuseppe Cima

Articoli di stampa sull’acquisizione di Tecno Paper:

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Lecco Notizie

Gli altri articoli relativi alla riorganizzazione societaria di Paper Board Alliance:

Alla famiglia Cima tutto il capitale di PBA

Paper Board Alliance è il nome del Gruppo che unisce Cartiera dell’Adda e Industria cartaria Pieretti